L’attore e regista George Clooney è in Sardegna, ma si sta godendo poco le vacanze in famiglia nella sua villa di Puntaldia. È infatti impegnato nelle riprese di una serie televisiva, girata per buona parte nell’isola. Si tratta di Catch 22, ambientata durante la Seconda guerra mondiale, per cui da mesi erano stati organizzati provini. In particolare Clooney cercava dei musicisti che potessero validamente costituire una banda militare, ma fino a pochi giorni fa non era riuscito nell’intento. Ora la situazione si è sbloccata in maniera brillante: sono stati ingaggiati nel cast i componenti della banda della gloriosa Brigata Sassari (o “Tattaresa”) di fanteria meccanizzata, l’unico corpo militare italiano costituito esclusivamente da Sardi. Ottenute le autorizzazioni dello Stato Maggiore, i trenta musicisti – guidati dal primo maresciallo luogotenente Andrea Atzeni – hanno lasciato i panni dei “dimonios”, per indossare divise americane degli anni Quaranta. Nei giorni scorsi, sotto un sole accecante, hanno suonato negli spazi dell’aeroporto dismesso di Venafiorita, nei pressi di Olbia, circondati da jeep, aerei, camionette che riproducono fedelmente i mezzi dell’epoca.
Clooney non è nuovo all’attività di produttore e regista, pensiamo ai bei risultati di Good night and good luck, ma neppure all’attenzione verso il secondo conflitto mondiale. Una sua interpretazione del 2014 – nel film Monuments men – lo ha visto a capo di un gruppo di militari americani impegnati nel salvataggio e occultamento di opere d’arte europee, sottratte all’avidità rapace del Terzo Reich.
Due notazioni per chi conoscesse solo vagamente i “dimonios”(diavoli): alla parata del 2 giugno sono gli unici che cantano quando sfilano perché la loro marcia militare, assai celebre nell’isola (e spesso sfruttata come suoneria dei cellulari…), è dotata di un testo che inneggia al coraggio, all’altruismo, all’intento di mantenere viva la pace e si conclude con l’esortazione “avanti forza paris” (forza uniti). L’altra riflessione, di tipo storico, ci porta al passato, quando un gruppo di soldati sardi, nel 1914, a Genova, stanchi dei soprusi imposti dai commilitoni continentali e dai superiori, si ribellò con una rissa furiosa allo strapotere di un intero reggimento; si racconta che gli alti comandi, stupiti da tanto coraggio, arrivarono a dire che con una brigata di soli Sardi si sarebbe potuta vincere una guerra. Era nata la leggenda dei “dimonios” che, nei conflitti successivi, dimostrarono un ardimento senza pari, testimoniato dal lunghissimo elenco di onorificenze e raccontato in maniera efficace e commovente da Emilio Lussu nel suo romanzo autobiografico Un anno sull’Altipiano.