Roma – Help the Ocean

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Quale immagine vi viene in mente se vi chiedo di pensare a un essere umano che arriva per la prima volta nella Storia in un nuovo luogo?  

Bene, ora non pensate né a un nuovo continente, né a una nuova isola o tantomeno alla Luna: pensate a uno Stato… di plastica. E pure a una donna! Si tratta di Maria Cristina Finucci, l’artista di Lucca che ha ‘fondato’, impiantandovi pure la classica bandiera, il Garbage Patch State, cioè lo stato delle immondizie.

Lo ha fatto nella sede dell’Unesco nell’aprile del 2013, ottenendo il riconoscimento ufficiale di questo ‘Stato’ che ha pure una capitale, Garbandia, una sua costituzione, un governo e una bandiera nazionale  di colore azzurro, come il mare, con vortici rossi come quelli che hanno convogliato e riunito in isole tonnellate di rifiuti.

Fig. 1

L’iniziativa è volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del marine littering, cioè l’inquinamento da rifiuti che sta contaminando il mare, e in questi giorni attraverso l’installazione “Help the Ocean” sarà a Roma dal 9 al 29 luglio presso il Foro romano: l‘opera, formata da un insieme di gabbioni in rete metallica rivestiti da circa sei milioni di tappi di plastica colorati, simula un ritrovamento archeologico che potrebbe essere un giorno emblematico della nostra “età della plastica”; dalla visione aerea, come è già avvenuto l’8 giugno durante la Giornata mondiale degli Oceani quando è stata illuminata, si potrà notare che questa l’installazione forma la scritta HELP, una vera e propria richiesta di aiuto contro l’attuale processo di autodistruzione dell’umanità.

Come spiegato dall’artista, per il progetto non è stata usata spazzatura poiché i tappi di plastica sono stati raccolti da persone attente ed ecologiche, a simboleggiare anche che dietro ad ogni oggetto gettato nell’ambiente c’è una persona che ha compiuto questo insano gesto.

A sostegno dell’iniziativa c’è anche Marevivo, associazione fondata e presieduta da Rosalba Giugni, esperta subacquea originaria di Napoli che da circa trent’anni promuove iniziative e campagne di divulgazione scientifica sul rispetto e la tutela del mare.

Il 2013 è stato l’inizio di questa mirabile e simbolica opera: quando finirà l’altra, quella ormai troppo consueta ed emblematica dell’insostenibilità ambientale del nostro stile di vita?

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Docente di Lettere dal 2001, vive a Mottola, sullo Jonio, dove unisce all'interesse per la sperimentazione educativo-didattica l'impegno per i temi della pace, della giustizia e dell’ambiente, collaborando con l'associazionismo e le amministrazioni locali. Dal 1993 collabora a titolo volontario con il settimanale "Riforma"; è autrice delle considerazioni a latere "Il nostro libero stato d'incoscienza" nel testo Fanino Fanini. Martire della Fede nell’Italia del Cinquecento di Emanuele Casalino.