Rischi finanziari

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L’educazione finanziaria ha l’intento di uscire dai luoghi comuni e di far conoscere le diverse sfaccettature del rischio finanziario in modo tale che investitori e investitrici possano scegliere con maggiore consapevolezza i propri investimenti.

Quello del rischio finanziario è un argomento molto complicato perché tratta una materia decisamente ampia.

Se definiamo il rischio come l’eventualità di subire un danno connesso a circostanze più o meno prevedibili, per rischio finanziario intendiamo la variabilità o la volatilità di investimenti che possono portare a perdite di guadagni passati o a perdite di capitale.

I rischi finanziari sono di diverso tipo.

Il rischio specifico è quello riguardante la singola azienda: investire il capitale su un titolo azionario o obbligazionario di una società significa legare il risultato all’andamento di quella sola emittente.

Se scommetto su un unico cavallo e il cavallo si azzoppa, io perdo tutto e allora perché assumermi tanti rischi quando esiste la diversificazione?

Il rischio sistematico è legato alle oscillazioni di mercato che possono avvenire per una qualsiasi notizia o avvenimento: le elezioni politiche, un possibile incidente diplomatico, un crollo del prezzo del petrolio sono in grado di generare una volatilità dovuta alla fase d’incertezza, che può essere contenuta con una corretta pianificazione dell’orizzonte temporale dell’investimento.

Il rischio legato al market timing riguarda la convinzione di molti investitori e investitrici di riuscire a entrare nei mercati sui minimi storici e uscirne ai massimi, cosa quasi impossibile da ottenere: molto spesso si fanno delle scelte sbagliate anche per consigli dati da pseudo guru della finanza, arrivando ad accumulare in tal modo anche pesanti perdite. Se esistesse il market timing perfetto esisterebbero tanti miliardari, non siete d’accordo?

La cosa migliore, quindi, è sempre stabilire il corretto orizzonte temporale del proprio investimento per raggiungere i risultati attesi.

Il rischio liquidità consiste invece nel non riuscire a smobilizzare i propri investimenti quando ci occorrono i denari, questo può accadere per aver comprato dei titoli che non sono vendibili nel mercato secondario o titoli che sono poco scambiati e qualora trovassimo acquirenti sarebbero loro a stabilirne il prezzo.