13 maggio, Lodi – Toponomastica femminile, insieme a Riparchiamolo e a Bimbinbici ha proposto una Lettura animata con il Kamishibai del libro per bambine e bambini, ma anche per mamme e papà, Una strada per Rita.
RIPARKIAMOLO, questo il nome del progetto, nasce dalla volontà di cittadine, cittadini e associazioni di sottrarre al degrado e ridare dignità a uno spazio verde che era stato dipinto come “Parco della paura”. Dal 21 marzo al 23 giugno, il progetto propone un calendario ricchissimo di iniziative autogestite e autofinanziate con laboratori, musica, letture, attività ludiche… Per Toponomastica l’occasione di uscire dal contesto scolastico e rivolgersi direttamente alla cittadinanza, con letture di testi come “Una strada per Rita” e “Le mille”. Ma anche per proporre all’amministrazione comunale, attraverso un sondaggio popolare, l’intitolazione del parco, attualmente senza nome, a una donna.
(Daniela Fusari per Toponomastica femminile).
Fig. 1: Lodi, Una strada per Rita
15 maggio 2018 – Poggio Mirteto
Nella sala conferenze dell’IIS Gregorio da Catino di Poggio Mirteto (RI), nell’ambito di un progetto dal titolo “Contro la violenza di genere: educare ai sentimenti responsabili”, si è tenuto un incontro organizzato e condotto dalla docente Tiziana Concina che ha coordinato il lavoro di dodici gruppi di studenti appartenenti a sette diverse classi dell’istituto. Alla riunione era presente ed è intervenuto anche il Dott. Gabriele Di Mario, psicologo, sessuologo, collaboratore dell’associazione Donne in rete di Forano (RI).
I risultati del progetto, che sono stati presentati nel corso dell’incontro, verranno raccolti e pubblicati sul sito della scuola e sul giornale online dell’istituto Cyberscuola.
Era presente Barbara Belotti per Toponomastica femminile.
Fig. 2: il genere invisibile a Poggio Mirteto
16/17/18 maggio La mostra di Toponomastica Femminile dedicata alle madri della Costituzione è arrivata a Napoli nella Sala Congressuale Stazione Marittima grazie alla UILTEC Nazionale che l’ha ospitata ai lavori del suo Secondo Congresso Nazionale.
Fig 3: Napoli, mostra Madri Costituenti
17 maggio, Auditorium Tiziano Zalli, Lodi, h 10,45, in occasione della XXXI Rassegna di Teatro delle scuole – Le classi 3E del liceo statale Maffeo Vegio, con le docenti Danila Baldo e Chiara Corbellini, e 4A della scuola primaria Don Gnocchi di Lodi, con la docente Vania Carboni, hanno presentato Il viale delle Giuste/A fianco di Una strada per Rita, la passione, un racconto. Le Giuste sono donne che hanno saputo lottare, nella loro vita, contro ingiustizie, soprusi o discriminazioni, mettendo a repentaglio la loro vita, spesso perdendola… esempi di impegno che va oltre una vita individuale, ma si apre al bene comune, a una giustizia universale… a uscire dall’ombra. Le vite e le azioni di Isabella Ambrosi, levatrice di Borghetto Lodigiano; di Serafina Battaglia, testimone contro la mafia; di Harriet Tubman, capace di liberare dalla schiavitù dei campi di cotone centinaia di schiavi; di Budicca, regina celtica ribelle contro i Romani; di Margherita Hack, grande scienziata che seppe anche spendersi per i diritti civili di tutti e di tutte; di Evita Peron, politica che pensò non solo al potere ma a ottenere i diritti fondamentali per le persone meno considerate dalla società. Infine le belle figure di Rosa Parks, che si ribellò alla segregazione dei neri sui pullman pubblici dell’Alabama; di Filiz Saybac, la guerrigliera curda “dagli occhi verdi”; e di Alessandrina Massini Ravizza, la “signora dei disperati”.
Fig.4: Le Giuste a Lodi
23 maggio, Università di Reggio Calabria, h 17/19 – Tavola rotonda promossa dalla Rete per la Parità in riferimento a Goal 5, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile ASVIS sul tema Pari Opportunità e Pianificazione in ottica di genere. Si è svolta all’interno del Simposio Internazionale ” New Metropolitan Perspectives”. Per Toponomastica femminile era presente Roberta Schenal.
Fig.5: Uni. Reggio Calabria
24 maggi0, scuola San Giovanni Bosco, Foggia – alunni e alunne hanno consegnato all’assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Foggia, Claudia Lioia, alla presidente della Consulta comunale sulle Pari Opportunità, Ilaria Mari e al dirigente comunale del settore Toponomastica dell’Amministrazione comunale, Claudio Taggio, i loro lavori di ricerca, chiedendo che alcune vie o piazze vengano intitolate alle figure femminili, oggetto delle loro ricerche. Il progetto ha preso spunto dalla favola scritta da Maria Grazia Anatra, con le illustrazioni di Viola Gesmundo, edita da Donatella Caione della Matilda Editrice, Una strada per Rita, in cui una bambina di nome Rita nota che nella propria città la maggior parte delle vie sono intitolate a uomini più o meno noti, e quando il sindaco visita la sua scuola si fa portavoce di questa esigenza.
Foto 6: Foggia, Una strada per Rita
25 maggio, h 18, Sala antiche terme di Monsummano Terme – Toponomastica femminile e Grotta Giusti spa hanno presentato il libro La Valdinievole, tracce, storie e percorsi di donne, di Laura Candiani, con l’intervento dell’autrice e di alcune collaboratrici.
Fig.7: locandina
Fig 8: l’evento
25 maggio, ore 18, nella Biblioteca comunale di Villa Leopardi a Roma, in via Nomentana, IV Salotto letterario toponomastico. Il tema delle letture è stato quello della musica, un pretesto per dare voce alla scrittura femminile, in prosa o in versi, ma sempre attinente alla musica, colta, popolare, grandi opere o musichette. Con Maria Pia Ercolini, Livia Capasso, Maria Vittoria Migaleddu, Rosanna De Longis, Barbara Belotti, Giusi Sammartino, Alba Coppola, Irene Giacobbe, Elisabetta Coppola, Andreina Firmani, Maria Rosalba Mereu. Massimo Fedeli al piano e Mauro Zennaro all’armonica. Lavinia Taddei si è esibita alla chitarra con due sue composizioni.
Fig.9: locandina
Fig.10: salotto letterario
In copertina: intermezzo musicale, con piano e armonica
26 maggio, dalle ore 10.00, a Palazzo Merulana – Via Merulana 121, Roma, in programma MERULANA CULTURE HUB, evento che si rivolge alle associazioni, alle istituzioni e agli operatori culturali della città. Toponomastica femminile c’era, per cercare di avviare un percorso finalizzato alla possibile programmazione e promozione di eventi in comune.
Fig. 11: Merulana Culture Hub