Addio rose e dolcetti. Niente grande show, gioia e colori a ravvivare l’inverno tedesco.
Scordatevi la calda accoglienza delle ragazze tedesche il Giovedì Grasso: niente butzen, nessun bacio con lo schiocco sulla guancia! Durante le celebrazioni del Carnevale, uno degli eventi più famosi e tradizionali di Colonia, che si terrà a febbraio, verrà aumentata la presenza delle forze dell’ordine sul territorio, il cui compito principale sarà quello di monitorare le persone che si ritiene possano agire nuovamente come a Capodanno. Un occhio di riguardo verrà dato agli individui di origini mediorientali.
Il sindaco ha sottolineato che le misure introdotte non hanno alcuno sfondo razzista o xenofobo e fin qui ci piacciono. “Non tutti gli aggressori sono dei rifugiati giunti da poco in Germania. Alcuni di loro erano già da tempo conosciuti dalle forze dell’ordine. Se alcuni richiedenti asilo sono colpevoli verranno presi provvedimenti, ma ciò non deve indurre a reazioni discriminatorie nei loro confronti”.
Heriette Beck è da sempre un’attiva sostenitrice e fautrice delle politiche di accoglienza dei migranti. Per questo lo scorso ottobre era stata gravemente ferita da un estremista di destra, che l’aveva accoltellata alla gola lasciandola in fin di vita per diverso tempo.
E pensare che l’abitudine delle ridanciane ragazzone tedesche è di tagliare pezzi di cravatte e di collezionarli, per esibirli come trofeo alla fine del Carnevale!
Ma il nuovo pacchetto sicurezza prevede anche l’introduzione di un codice di comportamento al quale le donne si devono attenere. Esso verrà presto reso disponibile su internet e le esorterà a mantenersi a “distanza di sicurezza da persone dall’aspetto straniero, di non girare per le strade da sole ma sempre in gruppo, di chiedere aiuto ai passanti in caso di difficoltà, di informare immediatamente la polizia in caso notino persone sospette e di non assumere in pubblico atteggiamenti che possano essere fraintesi da persone di culture altre (andere Kulturkreise)”.Eppure il ‘protocollo della vergogna’, il protocollo della polizia di Colonia che descrive, con tipico gergo burocratico, le molestie, le violenze e i furti subiti dalle donne nella notte di Capodanno, riporta, minuto dopo minuto, quel che è accaduto nella piazza della stazione centrale, tredici pagine di descrizioni sconvolgenti, raccolte dai poliziotti durante tutta la notte del Capodanno di Colonia:
“Ore 0:50, piazza del Duomo: più donne vittime. A tutte hanno cercato di infilare dita nella vagina, non riuscito grazie a collant. A tutte sono stati palpati seni e sedere. Una vittima è stata penetrata con un dito. Alle donne sono stati rubati soldi, documenti, iPhone e carte di credito”.
“Ore 03:40, piazza del duomo: gruppo di 20 uomini nordafricani ha infilato mani nel pantalone. In seguito rubato portafoglio. Furto: contanti e portafoglio”.
Ore 01:30, Breslauer Platz: infilata mano nel pantalone, palpeggiato il sedere. Messa mano nella borsa, rubato il telefonino e toccata dappertutto”.
Ore 4:15, piazza della stazione: l’accusato ha palpeggiato più volte tra le gambe”.
Da quanto riportato, vi sembra che le donne in piazza fossero sole? Che furono loro ad avvicinarsi agli aggressori? E che assunsero atteggiamenti che potessero essere fraintesi?
La Vergine, la donna per eccellenza del Carnevale di Colonia, è sempre in realtà interpretata da un uomo, ma senza baffi e barba evidenti. La sua corona e la sua verginità rappresentano l’inespugnabilità della città. La sua figura ricorda l’imperatrice romana Agrippina, a cui Colonia (Colonia Agrippinae) è intitolata. Reca con sè uno specchio, immagine di vanità…
Le misure di Heriette Beck non saranno razziste, ma svelano un certo pregiudizio sessista. Entro Pasqua ci dirà di mettere il burqa.
Koelle Alaaf! (Colonia prima di tutto!) Forse, è proprio il caso di dirlo.