Parigi – Cours la Reine

Nell’8° arrondissement di Parigi, subito dopo la Place de la Concorde, si estende il Cours la Reine. Aperta nel 1618 da Maria de’ Medici su antiche coltivazioni di orticoltori, questa “promenade” si estendeva originariamente dal giardino delle Tuileries alla piazza della regina Astrid. Costruita appositamente per la regina Maria e riservata alle sue amicizie alto-borghesi, la passeggiata le permetteva di camminare dal suo castello a Tuileries, lungo la Senna, senza essere disturbata dal traffico cittadino.

Foto 1. La promenade

Il Cours, compreso tra i ponti di Concorde e Invalides, vicino agli Champs Elysees e al Grand Palais è un indirizzo di prestigio e di glorificazione per i personaggi illustri. Sono installate qui, infatti, grandi statue che glorificano: Simon Bolivar, il Marchese de La Fayette e Alberto I del Belgio.

Maria de’ Medici nacque a Firenze il 26 aprile 1573, da Francesco I, granduca di Toscana, e da Giovanna d’Austria, figlia dell’imperatore Ferdinando I d’Asburgo. Pur non avendo avuto un’infanzia particolarmente allegra – presto orfana di madre, soffrì di solitudine dopo la morte del fratello e di una sorella e il matrimonio della sorella Eleonora – godette di una educazione esemplare. Nel 1600 sposò per procura il re Enrico IV di Borbone principalmente per dare ai Medici lo scettro e abbattere le preoccupazioni dinastiche e finanziarie dei Borbone: la famiglia della sposa, composta da banchieri creditori, condonò infatti il debito e consegnò nelle mani del re una dote pari a seicentomila corone d’oro (da qui il soprannome della regina “la grossa banchiera”).

La loro unione non fu molto felice: Maria dovette sopportare le numerosi amanti del marito e i suoi lati senza scrupoli. Dovette attendere il 13 maggio 1610 per essere incoronata regina, nella Basilica di St. Denis, durante un’assenza del re. Poche ore dopo l’incoronazione, il re venne assassinato e Maria de’ Medici divenne reggente al trono per suo figlio, Luigi XIII, ancora troppo giovane per governare. Le sue abilità diplomatiche le fecero compiere un capolavoro.

Foto 2. Charles Martin (1562-1646). Maria de’ Medici con suo figlio Luigi XIII. Museo delle Belle Arti di Blois

Durante il suo regno, si avvicinò alla Spagna grazie a un’alleanza confermata da un doppio matrimonio: quello di sua figlia, Elisabetta all’infante Filippo IV, ma soprattutto quella di suo figlio, futuro re di Francia, Luigi XIII, ad Anna d’Austria. Inoltre, la figlia Maria Cristina sposò Vittorio Amedeo I di Savoia ed Enrichetta Maria Carlo I d’Inghilterra.
Nel frattempo, la nobiltà francese si ribellò contro di lei. La politica basata sulla corruzione e i favoritismi condotta da Maria de’ Medici fece nascere un sentimento di disaccordo anche da parte di suo figlio Luigi XIII che, il 24 aprile 1617, prese il trono con un colpo di stato ed esiliò sua madre nel castello di Blois.

Nel febbraio 1619, la regina scappò dalla sua prigionia e organizzò una ribellione contro il figlio, seguita da una serie di conflitti che termineranno quando il re decise di perdonare la madre e farla ritornare a corte. Maria de’ Medici, di ritorno dall’esilio, si concentrò nella costruzione del suo Palazzo del Lussemburgo e allo stesso tempo, divenne la mecenate di vari pittori parigini, come Guido Reni e Rubens.

Foto 3. Palazzo e Giardini del Lussemburgo

Pochi anni dopo (1622), venne riammessa al Consiglio di Stato. Grazie al nuovo ruolo acquisito e ai privilegi riottenuti, Maria tentò di riottenere anche la corona, e per questo sostenne il più possibile l’ascesa del duca di Richelieu, che viene nominato cardinale ed entrò a far parte del Consiglio reale. Tuttavia, Richelieu da subito si mostrò decisamente ostile alla politica estera progettata da Maria, decidendo di ribaltare tutte le alleanze strette con la Spagna fino a quel momento. L’ex regina tentò di opporsi e di indurre il re a non approvare il piano progettato da Richelieu. La congiura, tuttavia, non ebbe esito positivo, perché il cardinale venne a conoscenza dei vari complotti, e nel corso di un colloquio con Luigi XIII lo indusse a punire i congiurati e a ritornare sulle proprie decisioni. L’11 novembre del 1630 (quello che passerà alla storia come “Journée des Dupes”, la “giornata degli ingannati”), Richelieu fu riconfermato primo ministro, i suoi nemici definitivamente rovesciati e Maria de’ Medici costretta all’esilio. Dopo aver perso qualunque autorità, la regina madre all’inizio del 1631 venne condotta a Compiègne, agli arresti domiciliari; poco dopo, inviata a Bruxelles in esilio. Per diversi anni visitò molte corti europee per perorare la sua causa e tornare in Francia, ma non vi riuscì e visse nella casa del pittore Rubens, autore del ciclo di Maria de’  Medici, esposto al Louvre (Ala Richelieu).

Foto 4. Ciclo Maria de’ Medici.

  1. Il matrimonio per procura di Maria de’ Medici e Enrico IV, a Firenze il 5 ottobre 1600
  2. Lo sbarco della regina a Marsiglia, il 3 novembre 1600

Maria de’ Medici morirà in circostanze poco chiare il 3 luglio del 1642 a Colonia.

Omaggi:è presente una statua di Maria de Médicis, realizzata da Louis-Denis Caillouette, nei giardini del Lussemburgo, a Parigi.

Foto 5. Statua di Maria de Medici ai Giardini del Lussemburgo