Parole O_Stili – 7 maggio: chiusura iscrizioni al secondo convegno nazionale

Di Sara Marsico 

7 maggio 2018 – Save the date! Da questa data sarà possibile iscriversi al Secondo Convegno nazionale di Parole O_ Stili, che si terrà a Trieste il 7 giugno.  L’associazione che ha dato origine al Manifesto della comunicazione non ostile e che si propone di diffondere le buone prassi nella comunicazione, soprattutto tra gli utenti di Facebook, Twitter, Instagram e affini, ha scelto un titolo che va controcorrente rispetto all’aggressività verbale dei nostri media, non solo quella dei social. Le parole non devono servire per dividere, ma per unire. Sono portatrici di un potere squisitamente femminile, il potere di unire, come ci ricorda in un suo bel saggio la filosofa Elena Pulcini. Una bella sfida, in questo mondo di haters!

“Parole O_Stili è un’associazione no-profit, nata a Trieste nel luglio del 2017; vuole sensibilizzare, responsabilizzare ed educare le/gli utenti della Rete a praticare forme di comunicazione non ostile, e vuole promuovere la condivisione dei valori espressi nel “Manifesto della comunicazione non ostile”(dal sito web di Parole O_Stili), decalogo che ha avuto il patrocinio del Miur ed è stato distribuito in tutte le scuole italiane. Recentemente il Miur ha anche firmato un Protocollo con l’ATS Parole O_Stili per “promuovere una cultura della rete non ostile che sia propedeutica a una maggiore consapevolezza dell’utilizzo degli strumenti digitali, funzionali alla costruzione di un vero e proprio diritto alla cittadinanza digitale.”

Come al solito, se alla distribuzione di un testo tanto importante non si accompagna una formazione docente, si corre il rischio che il suo messaggio passi quasi inosservato. E la giornata destinata alla scuola (“Parole a scuola”) c’è stata: il 9 febbraio di quest’anno, all’Università Cattolica del Sacro Cuore, a Milano, è stato presentato alle/agli insegnanti questo Manifesto, accompagnato da un numero notevole di incontri di approfondimento, a cui ci si poteva iscrivere. 

Sono intervenuti sociologi, docenti, psicologi, giornalisti, scrittori. Ecco, già mentre sto elencando i relatori di questo Convegno mi accorgo che c’è qualcosa che non va. Uso l’universale maschile ma chi mi legge capirà che c’erano molte relatrici donne? Sto rappresentando fedelmente chi era presente e quello che ho visto e ascoltato?

Foto 1. Un’astronauta

Nell’incontro di apertura del Convegno, a una platea composta prevalentemente da donne, ma in cui gli uomini erano una nutrita rappresentanza, la ministra Valeria Fedeli si è rivolta alla platea declinando ogni termine al femminile. I commenti tra il pubblico maschile non si sono fatti desiderare: si è percepita una sorta di disorientamento, di spaesamento, un mormorìo neanche tanto soffuso, sintomo di uno stupore generale, anche tra molte delle donne presenti. Si è trattato naturalmente di una provocazione, tesa a stimolare in modo diretto alcune riflessioni sull’uso della lingua e in particolare del linguaggio di genere. 

Sarebbe importante, per questo secondo incontro, che un gran numero di partecipanti raccogliesse l’invito utilizzando con grande attenzione, visibilità e persistenza il linguaggio corretto, come indicato dall’Accademia della Crusca, e rispettoso del genere.

Foto 2.  L’Accademia della Crusca scrive…




ITALIA – Scelto il logo della nuova radio modenese “Beacon Waves”

Di Martina Cioni

Morselli

MODENA – Il 12 Novembre 2016 si è tenuto, a Napoli,  il V Convegno dell’associazione Toponomastica femminile, che ha indetto il concorso nazionale “Sulle vie della parità”. A concorrere per il premio anche il progetto ideato da alcune scuole di Modena:”Beacon Waves”.

Questo progetto è finalizzato alla realizzazione di una radio web, di cui sono protagonisti i giovani studenti modenesi.

Proprio durante il convegno è stato scelto il logo che rappresenterà la nuova emittente di Modena. La creazione del logo è stata affidata alle ragazze del Liceo Artistico Venturi, ma sono state fornite richieste ben precise per la sua realizzazione, infatti contiene l’immagine della Ghirlandina stilizzata in giallo e in blu in modo da sembrare un’antenna radiofonica e il brand “Beacon Waves”. La Giuria, composta dai rappresentanti di classe della 3A AFM e della 2N dell’istituto Barozzi, dai rappresentanti d’Istituto del Liceo Musicale Sigonio, dalla preside del Sigonio, Roberta Pinelli,  e dalla referente del progetto Angela Milella, durante il Convegno, ha presentato il logo vincitore, creato dalla studentessa Sara Morselli, e il progetto al grande pubblico.




ITALIA – II Convegno di Toponomastica Femminile per la Provincia di Rovigo

Di Rosanna Beccari

Diffondere la cultura delle pari opportunità attraverso la toponomastica femminile è stato il fulcro del secondo Convegno per la Provincia di Rovigo di Toponomastica Femminile, svoltosi sabato 7 novembre presso la Sala Consiliare del Comune di Lendinara (RO), fortemente voluto da Rosanna Beccari, in qualità di referente di Toponomastica Femminile per la Provincia di Rovigo, e realizzato in tempi record con la collaborazione della Commissione Pari Opportunità e dell’amministrazione comunale lendinarese – assessorato Pari Opportunità -, oltre al patrocinio della Provincia di Rovigo, del Comitato dei Beni Culturali del Polesine e di Soroptimist. Si tratta infatti di un argomento ancora poco noto nel territorio rodigino ed il convegno si proponeva proprio la mission di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso la divulgazione della sua conoscenza. “Pertanto, in una situazione di carenza istituzionale dopo lo scioglimento della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Rovigo, che ha seguito le sorti di Palazzo Celio – ha riconosciuto la neo presidente dell’appena insediata Commissione P.O. della Provincia Rafaela Salmaso -, fondamentale è stato il ruolo di supplenza assunto autonomamente dalla Beccari, la quale da sola è riuscita ad organizzare tale convegno, dopo il primo dell’anno scorso a San Martino di Venezze, grazie anche alla straordinaria disponibilità incontrata in Lendinara ed avviando quindi i presupposti per una tradizione a cadenza annuale”.

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L’incontro ha visto una grande presenza dell’amministrazione comunale lendinarese, a partire dal sindaco Luigi Viaro, che ha elogiato con calore l’iniziativa proponendo una futura continuità collaborativa, le assessore Sandra Ferrari, alle Pari Opportunità, e Francesca Zeggio, per la Pubblica Istruzione, il presidente del Consiglio Comunale Dario Dainese, la presidente della Commissione P.O. Sebastiana Giliberto, dalla quale è partito l’invito, che ha poi avviato la collaborazione con la Beccari.

Le relatrici di Toponomastica Femminile – Maria Pia Ercolini, presidente nazionale, Nadia Cario e Giulia Penzo, referenti regionali del Veneto, Angela Alessandra Milella, referente per la provincia di Verona e Rosanna Beccari, referente per la provincia di Rovigo – hanno presentato alcune delle innumerevoli attività dell’Associazione Nazionale, “tra scuola e cittadinanza”, con il patrocinio di Fnism e del Senato della Repubblica, tra cui quattro convegni nazionali e molti provinciali, altrettanti concorsi scolastici nazionali, mostre e pubblicazioni, iniziative varie ed eventi, attività in rete, nuove intitolazioni in rosa, fino alla recente proposta innovativa di un gioco didattico ideato da Maria Pia Ercolini con Livia Capasso, per le scuole primarie e medie con tanto di diploma di “Super Toponomasta”. Il “Memory Street a Rovigo”, propone una versione odonomastica del classico Memory, basandosi su abbinamenti tra carte raffiguranti volti di donne con le corrispondenti carte riportanti le targhe stradali della loro intitolazione nei vari comuni polesani. L’attività ludico-didattica permetterà in un primo tempo di dare una identità ai nomi di strade e piazze e, in un secondo momento, a discrezione dei singoli docenti, potrà divenire il presupposto per ulteriori approfondimenti sulla conoscenza di quelle figure. “Perché – ha precisato la Ercolini – è importante che la formazione paritaria inizi prima possibile, quando i bambini non hanno ancora sviluppato certi pregiudizi e barriere sessisti tuttora molto diffusi nella nostra società”. Nell’ordine degli interventi, la presidente nazionale Maria Pia Ercolini ha parlato di “Toponomastica Femminile tra scuola e cittadinanza. Azioni e prospettive”, mettendo in luce la persistenza di stereotipi e pregiudizi sessisti nella segnaletica e cartellonistica pubblica.

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Quindi Giulia Penzo ha relazionato sul “IV Convegno Nazionale (il quarto) di T.F.: Lavoratrici in piazza”, tenuto tra il 18 e 20 settembre scorso alla Libera Università Alcatraz, presso Gubbio (PG), sotto l’egida del suo fondatore Jacopo Fo. La convention, ha precisato Giulia, è stata anche l’occasione per una serie di tavole rotonde sulla toponomastica nella didattica, sulle prospettive dell’associazione a livello nazionale ed internazionale, sul lavoro femminile tra presente e passato e sulla figura simbolica della Dea Madre, dall’atavico matriarcato all’era post-femminista. E su questo tema ha dato il proprio contributo Nadia Cario, che ha presentato la sua ricerca “Alla scoperta delle archeologhe”, corredata di una mostra da lei stessa curata. Un excursus su alcune pioniere dell’archeologia, che hanno avviato una reinterpretazione e riscrittura della storia tenendo conto anche della presenza femminile, a partire dalle numerose testimonianze fin dalla preistoria di una Grande Dea con spiccati attributi femminili e materni. È stata poi la volta di Angela Alessandra Milella, la quale ha raccontato la sua esperienza realizzata come docente in una scuola superiore di Verona: “La polis borghese: modelli e ruoli sessisti nella comunicazione”: una ricerca storica sulle presenze di genere nella comunicazione di massa dagli inizi del secolo scorso ad oggi, segnalando le pubblicità irrispettose e sessiste attraverso il blog “PubblicAnti”, appositamente creato con i suoi studenti. Con l’occasione, la Milella ha anche annunciato il suo nuovo lavoro in corso: “Montenegro: il fascino delle donne da raccontare”.

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Rosanna Beccari, che ha condotto i lavori, per ultima, nella relazione “L’avventura di Toponomastica Femminile a Rovigo. Le attività svolte nel territorio polesano e sviluppi futuri.”, ha presentato gli eventi organizzati nella sua città “da quando sono entrata in questa splendida avventura, in cui ho coinvolto spesso anche i miei studenti del Liceo Scientifico Statale P. Paleocapa di Rovigo”, ha commentato, realizzando, tra l’altro, alcuni significativi progetti risultati vincitori alle varie edizioni del Concorso Nazionale di T.F. “Sulle strade della parità” ed accolti con interesse dalla cittadinanza. A partire, nel 2014, dalla proposta di sette nuove intitolazioni in rosa nella città capoluogo dedicate ad alcune figure illustri conterranee (vincitrice del I Concorso, edizione 2014); successivamente, nel dicembre dello stesso anno, una mostra storico-documentaria (vincitrice dell’edizione 2015), che raccoglie le biografie di circa una settantina di donne nate, vissute o semplicemente passate per la terra Polesana, divenuta ora itinerante per i vari comuni della Provincia di Rovigo con il titolo “Tracce Femminili in Polesine”; l’iniziativa estiva di “Pedalare sotto le stelle per le vie delle donne”, organizzata per le serate d’agosto in collaborazione con Fiab Amici della Bici, che ha riscosso tanto gradimento e la recente proficua collaborazione avviata con il Comune di Lendinara, che ha portato ad una tappa della mostra ed al convegno, oltre a promettere futuri sviluppi in fase di elaborazione. Quindi le due studentesse Sofia Dainese e Hiba Jbali, della classe 2^ C liceo scienze applicate, hanno illustrato l’”Itinerario di Genere a Rovigo”, che sarà realizzato nella primavera del prossimo anno, con la collaborazione degli studenti del liceo rodigino e l’associazione Fiab, per la quale era presente al convegno la vice presidente Cinzia Malin. “In realtà – ha concluso la Beccari – il discorso della T.F. è una continua miniera stimolante di idee e progettualità. A questo proposito, mi preme sottolineare l’accoglienza favorevole e sempre disponibile che incontrano le mie proposte, il che mi incoraggia senz’altro a proseguire. Come la straordinaria sinergia creatasi con il comune di Lendinara e l’attivissima Commissione P.O. locale, con la quale, dopo questa avventura, proseguiremo una proficua collaborazione, sostenuta ed incoraggiata anche dal primo cittadino, che è letteralmente entusiasta delle nostre tematiche”.

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Al termine dei lavori, i presenti sono stati accompagnati nei locali adiacenti alla sala consiliare, dove per l’occasione era stata allestita la mostra itinerante “Tracce Femminili in Polesine”, realizzata con gli studenti del Liceo “Paleocapa”, già in Lendinara da due mesi, prima presso la Casa Albergo, e che il sindaco a sorpresa ha proposto di trasferire nella Biblioteca comunale per darle ulteriore visibilità invitando anche le scuole. Con una gradita novità: la rassegna sulle “Archeologhe”, curata da Nadia Cario, illustrata nel corso del convegno. Ma il risultato forse più importante, di cui la promotrice del convegno e l’amministrazione lendinarese sono particolarmente orgogliose, è stato l’aver ottenuto una nuova intitolazione ad una figura illustre polesana femminile, protagonista della Mitteleuropa fra Otto e Novecento, Giannetta Ugatti Roy, le cui spoglie riposano proprio a Lendinara. A lei il comune, accogliendo la proposta della Beccari, ha deciso di dedicare una rotatoria, creando un clamoroso precedente locale, che ci auguriamo sarà seguito da altri comuni e, poiché tutto è avvenuto in meno di un mese, non essendo ancora pronto il cartello stradale, l’assessora Sandra Ferrari ha mostrato la delibera dell’approvazione, invitando tutti alla cerimonia inaugurale di cui avremo presto notizia.

Rosanna Beccari

Docente di lettere e latino al Liceo Scientifico Statale “P. Paleocapa” di Rovigo e referente di Toponomastica Femminile per la Provincia di Rovigo.




ITALIA – Dal nome alle gesta, dalle pratiche alla narrazione: il IV convegno di Toponomastica femminile

Narrare le donne in un’ottica di parità è stato il leitmotiv del convegno “Donne in piazza” organizzato dall’associazione Toponomastica femminile nella Libera Università di Alcatraz, a Gubbio (Pg), dal 18 al 20 Settembre.

Finalità sempre raggiunta attraverso le diverse attività del gruppo su territorio nazionale e internazionale. E che, l’iniziativa, svoltasi attorno a quattro tavoli: Didattica e toponomastica, Lavoro femminile: memoria e futuro, Toponomastica femminile in Italia e all’estero, La Dea madre: un fil rouge dal matriarcato al post-femminismo, è servita a rafforzare.

venerdì mattina a PG. Laboratorio tessitura

4° TF nazionale Alcatraz set 2015 (23)

“La necessità di colmare le lacune della storia ufficiale in merito all’assenza delle donne, se è sicuramente codivisa perché chiara nelle sue finalità non è però sempre raggiungibile nella pratica della scrittura – ha spiegato la presidente Maria Pia Ercolini – esiste una difficoltà oggettiva nel reperire informazioni sull’agire femminile perché queste conoscenze sono nascoste tra le righe di un racconto maschile che tende, in modo più o meno evidente, secondo le epoche, a dare poco spazio alle donne. Le tracce della presenza femminile si trovano più facilmente nella trasmissione orale del sapere che in quella scritta. Le donne narrano oralmente delle donne. La seconda difficoltà – ha aggiunto – consiste nel trovare il linguaggio. Perché, se il racconto è stato e spesso continua a essere maschile, anche il linguaggio usato è maschile, come il punto di vista”.

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Al primo posto la ricerca e l’azione didattica per ricostruire la memoria femminile, raccontare quello che le donne hanno saputo creare, cambiare la realtà in cui viviamo, per indicare una “strada maestra” alle nuove generazioni, i sentieri delle donne.

sabato mattina in plenaria

Da qui,  le mostra fotografica itinerante Donne e lavoro e la collana delle Guide di Toponomastica femminile, percorsi turistici che evidenziano le tracce della presenza delle donne nella storia del territorio preso di volta in volta in considerazione.

Mostra alla biblioteca centrale di Terni

Caos 31

Terni –  Biblioteca comunale

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Il concorso, “Sulle vie della parità” rivolto alle scuole, indetto con la Fnism e giunto alla terza edizione, poggia sul carattere trasversale della toponomastica, capace di offrire numerose opportunità pluridisciplinari.

I percorsi di genere, nei giorni del convegno, hanno davvero seguito delle piste che, attraverso un racconto a più voci, hanno condotto i partecipanti dal Museo-Ateliere Giuditta Brozzetti allo Studio Moretti Caselli, dal  museo archeologico del polo culturale  Caos (Centro Arti Opificio Siri) alla Biblioteca comunale di Terni e infine alla Casa delle Donne, che ha contribuito con “La fortuna di avervi incontrate”, ritratti di donne dipinti da Francesca Ascione.

Alcatraz_Assemblea delle socie




Il Carnevale e il Mediterraneo

locandina_Convegno_maschera-e-linguaggi

Eventi collaterali al Convegno internazionale di studi saranno:

§ 12 febbraio – 6 marzo 2015 Archivio di Stato di Bari
Il carnevale: parole e immagini

Mostra storico-documentaria di libri, giornali, foto d’epoca, documenti d’archivio

§ 08 -17 febbraio 2015 – Chiesa di Santo Stefano, Putignano

Mostra fotografica “Lucania: le maschere della transumanza” di Pasquale Ciliento, a cura dell’associazione Labor Limae.