ITALIA – Le 12 voci fiscali che aumenteranno nel 2015

Nonostante la conferma del bonus Irpef, la riduzione dell’Irap per le imprese e la cancellazione dei contributi Inps a carico delle imprese per i neoassunti a tempo indeterminato, la Cgia giudica “preoccupanti” gli aumenti che andranno a colpire in particolar modo gli autotrasportatori e i lavoratori autonomi che passano ai caselli autostradali più spesso dei dipendenti.

 Ecco le 12 voci individuate: acqua potabile; benzina e gasolio per i trasportatori; multe per violazione del codice della strada; tasse automobilistiche dovute anche per gli autoveicoli e motoveicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico; pedaggi autostradali; contributi previdenziali per artigiani e commercianti; contributi previdenziali gestione separata Inps; prodotti alcolici; tassazione dei fondi pensione;  tassazione sulla rivalutazione del Tfr; riduzione esenzioni sui capitali percepiti in caso di morte in presenza di assicurazione sulla vita; Iva per l’acquisto del pellet.

Bortolussi (Cgia): “I più colpiti sono gli automobilisti”.  La strada che il leader  indica è quella di “rilanciare la domanda interna attraverso un ripresa degli investimenti, una riduzione del carico fiscale e un conseguente incremento degli impieghi a favore delle famiglie e delle piccole imprese”, visto che il tasso di disoccupazione, secondo Bortolussi, veleggerà nel 2015 intorno al 13%. La stangata nell’anno nuovo, secondo il segretario Cgia, coinvolgerà in particolar modo la categoria degli automobilisti e i trasportatori.“Oltre all’aumento del costo del carburante – sottolinea – dal 1 gennaio scatteranno il ritocco delle sanzioni in caso di violazione del codice della strada, il probabile aumento medio dei pedaggi autostradali fino all’1,5% e le tasse per le auto/moto storiche. Ma coloro che subiranno gli aumenti più preoccupanti saranno le partite Iva iscritte alla sezione separata dell’Inps. Per questi freelance l’aliquota passerà dal 27,72 al 30,72 per cento”.